Ecco come calcolare il piano di accumulo
Cos’è la simulazione del piano di accumulo? Come calcolare il PAC? Dove eseguire il calcolo piano di accumulo con Excel? Sono tantissimi i quesiti che sorgono ai risparmiatori e agli investitori che desiderano investire su un piano di accumulo . Questa modalità di investimento permette ai risparmiatori di investire con cadenza periodica una somma di denaro in strumenti finanziari efficienti come gli ETF. La principale finalità è quella di costruire un capitale, versando regolarmente somme di denaro per ridurre il rischio legato alla fluttuazione dei mercati. Grazie ai piani di accumulo i risparmiatori hanno la possibilità di avere accesso ai mercati finanziari pur avendo a disposizione capitali di importo esiguo, accumulando in modo graduale un significativo capitale nel corso del tempo. Quanto si può guadagnare se si investe una piccola somma su un piano di accumulo? È rilevante comprendere come funziona il piano di accumulo ed investire su questo strumento di gestione del risparmio in modo intelligente.
Simulazione piano di accumulo: cos’è e come sfruttarla
La simulazione piano di accumulo consente di provvedere al calcolo del valore futuro dell’investimento, avendo a disposizione determinati fattori, tra cui: l’importo dei versamenti periodici, il tasso di rendimento atteso per il periodo ed il numero totale di versamenti. Il calcolo del piano di accumulo è piuttosto complesso e per procedere è necessario ricorrere all’utilizzo delle formule matematiche relative alle rendite finanziarie, alla cui base risiede il principio della capitalizzazione composta.
La capitalizzazione composta è un sistema di computo dei rendimenti esponenziale, e si basa su un meccanismo di ricapitalizzazione della quota di interessi sul capitale investito. Maggiore è l’orizzonte temporale dell’investimento, maggiore sarà il capitale ottenuto alla scadenza in quanto il capitale investito e gli interessi avranno maggior tempo per capitalizzare. Lo stesso concetto si applica ad un PAC, con la differenza che il capitale non è versato in una unica soluzione ad inizio periodo ma prevede dei versamenti periodici. La capitalizzazione delle quote investite periodicamente e degli interessi maturati genererà un capitale a scadenza, la cui entità dipenderà dal rendimento atteso dello strumento in cui si investe e dalla durata del piano d’accumulo stesso.
La simulazione del piano di accumulo consente ai risparmiatori di effettuare un test e di valutarne il risultato. Ovviamente una semplice simulazione numerica può dare un’idea in merito a cosa aspettarsi da un PAC di una certa durata e con un certo rendimento, ma non può sostituire una consulenza dove la strategia di investimento tramite PAC viene valutata all’interno di una pianificazione finanziaria orientata agli obiettivi d’investimento del cliente. Per questo è consigliabile rivolgersi ad un consulente finanziario indipendente, un professionista in grado di comprendere in modo olistico gli obiettivi di ciascun cliente, guidandolo in un processo di panificazione strutturato.
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Dove e come calcolare un piano di accumulo
Un piano di accumulo consiste in un metodo di investimento regolare che permette di costruire in modo graduale un capitale in un determinato lasso di tempo. Il processo si basa su versamenti periodici (mensili, trimestrali, etc..)di una somma di denaro che viene utilizzata per acquistare quote di strumenti finanziari. La scelta dello strumento su cui investire è molto importante perché, scegliere prodotti costosi ed inefficienti, può avere un impatto notevole sul risultato finale del piano d’accumulo. Per questo motivo i prodotti che meglio sui prestano a questa formula d’investimento sono gli ETF.
Per iniziare la simulazione di un PAC, le principali cose da considerare sono le seguenti:
- scelta dell’importo da investire periodicamente
- periodicità dell’ investimento (mensile, trimestrale o altro intervallo di tempo)
- selezione dello strumento d’ investimento (ad es. ETF)
- rendimento atteso del mercato su cui si intende investire (es. azionario globale)
Come per qualsiasi altro investimento, il risparmiatore deve valutare attentamente non solo i rendimenti attesi ma anche i costi dello strumento i quali, nel piano d’accumulo, hanno un impatto maggiore se i versamenti sono più frequenti e di importo contenuto.
Per eseguire la simulazione del valore del capitale futuro tramite un piano d’accumulo, possiamo utilizzare la seguente formula della matematica finanziaria:
FV= Valore futuro dell’investimento
R= Importo dei versamenti periodici
i= tasso di rendimento atteso nel periodo
n= numero dei versamenti
Come accennato precedentemente, il tasso di rendimento (i) dipende dal mercato in cui il risparmiatore decide di investire: se ,ad es. si decide acquistare periodicamente le quote dell‘ ETF iShares Core MSCI World (SWDA), il rendimento atteso sarà quello del mercato azionario mondiale. Ovviamente, i rendimenti storici non sono indicativi di quelli futuri; pertanto, il rischio di incorrere in una perdita è sempre presente nel breve/medio termine. I risparmiatori devono essere consapevoli ed implementare una strategia che sia coerente con i propri obiettivi di investimento e con il proprio profilo di rischio. Per questo, è bene chiedere una consulenza professionale ad un consulente finanziario indipendente in grado di analizzare attentamente le necessità dei risparmiatori.
Tornando alla nostra simulazione, ipotizzando di investire 200 euro al mese per 10 anni (120 versamenti) ad un tasso di rendimento annuo pari a 6 punti percentuali, il capitale che otterremo a scadenza sarà pari a circa 32.500€ .
Comprendere il piano di accumulo oltre il calcolo
Un PAC è uno strumento che consente di investire in modo graduale nel tempo, beneficiando del potere dell’interesse composto ed è adatto a chi desideri costruire un capitale senza dover investire un eccessiva somma di denaro da subito.
A prescindere dalla formula dell’interesse composto e dal calcolo dei rendimenti, è importante comprendere che il PAC è una forma di risparmio forzato, che obbliga il risparmiatore a versare con una determinata cadenza delle somme di denaro. Il risparmiatore, in base ai propri obiettivi, dovrà decidere la frequenza dei versamenti, l’importo minimo del versamento, ed il numero di versamenti periodici.
Come per tutti gli investimenti è necessario valutare con attenzione le proprie esigenze finanziarie, la propria capacità di risparmio e la flessibilità di gestione delle rate versate (che in determinati contesti potrebbe essere aumentata o ridotta).
La frequenza consigliata è quella mensile, ma si può optare anche per versamenti trimestrali o semestrali. Nel caso in cui, durante la costruzione del PAC, si abbia capitale extra a disposizione, è consigliabile valutare se eseguire dei versamenti aggiuntivi, qualora le condizioni di mercato sia favorevoli.
Concludendo, i vantaggi dei PAC sono diversi e sono essenzialmente ascrivibili a quanto segue: possibilità di investire pur non avendo un capitale iniziale, creazione di un capitale nel tempo attraverso il regolare investimento di quote di risparmio, programmazione flessibile degli investimenti e mediazione delle fluttuazioni del prezzo degli strumenti finanziari nel tempo.
Per investire in modo intelligente sui PAC e per richiedere una simulazione, contatta un nostro consulente finanziario di Nevist.