Ecco quanto costa un consulente finanziario indipendente: tariffario e parcella
Nel corso degli ultimi anni la figura del consulente finanziario indipendente sta guadagnando sempre più terreno rispetto alle reti dei promotori finanziari. La differenza tra consulente finanziario indipendente e promotore finanziario sta nella tipologia di servizio offerto alla clientela e, tra le altre cose, nel modello di remunerazione. Se i promotori ottengono commissioni per la vendita di prodotti finanziari, i consulenti finanziari indipendenti non sono assolutamente vincolati da interessi commerciali e dal raggiungimento di determinati obiettivi di vendita.
In qualità di consulenti indipendenti, la nostra fonte di guadagno in Nevist è infatti rappresentata dalla parcella pagata direttamente dal cliente: come qualsiasi altro Libero Professionista (avvocato, notaio, commercialista, architetto, etc.), noi consulenti veniamo pagati direttamente dal cliente che si rivolge a noi per richiedere una consulenza finanziaria indipendente. Questa modalità di remunerazione è alla base del modello di consulenza fee-only, che risulta essere particolarmente diffuso nel mondo anglosassone e che si sta diffondendo anche in Italia.
La parcella di un consulente finanziario indipendente
Il tariffario di un consulente finanziario indipendente varia a seconda della tipologia di parcella applicata e del livello di servizio richiesto dal cliente. Di base, le parcelle dei consulenti finanziari indipendenti sono computate in differenti modi e sono il risultato di un’intesa tra professionista e cliente basata sugli obiettivi finanziari da raggiungere e sulle esigenze di investimento del cliente.
A titolo informativo, ecco le modalità di computo più diffuse:
- flat fee o parcella fissa: tale tipologia di parcella prevede il pagamento di una tariffa fissa per un lasso di tempo stabilito contrattualmente. Ad esempio, un professionista potrebbe chiedere un determinato importo per un periodo di tempo prestabilito. Questo modello di remunerazione comporta il vantaggio di offrire una trasparenza del servizio offerto alla clientela, la quale sa quanto dovrà esborsare per il servizio offerto. Inoltre, grazie a questa tipologia di remunerazione è possibile eliminare ogni rischio di conflitto di interessi dato che il professionista non è incentivato ad assumere decisioni finanziarie rischiose per incrementare le proprie commissioni.
- Performance fee: con questa modalità di remunerazione al consulente finanziario indipendente viene pagata una percentuale sui guadagni realizzati dal cliente stesso. Nel caso in cui il portafoglio ottiene una performance positiva, il professionista riceve una percentuale del guadagno ottenuto.
- Parcella variabile: con questo modello di remunerazione il consulente finanziario indipendente addebita una percentuale sul patrimonio su base trimestrale, semestrale o annuale. Uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore mette in evidenza che il costo medio della consulenza finanziaria indipendente è inferiore all’1 percento del patrimonio del cliente. Si tratta di un valore che scende ulteriormente nel caso di patrimoni che eccedono un milione di euro.
- Parcella oraria: nel caso in cui la consulenza finanziaria indipendente richiesta dal risparmiatore sia mirata su determinate aree, il professionista può applicare la parcella oraria. Questa modalità di remunerazione è adatta nel caso in cui il cliente cerchi una consulenza sporadica e non necessiti di un servizio di consulenza continuativo.
Come si calcola il guadagno di un consulente indipendente
Il consulente finanziario indipendente, a differenza di altre figure simili, viene pagato direttamente dal cliente che si rivolge al professionista per richiedere uno o più servizi. Diverso è il caso del promotore finanziario dove, attraverso le commissioni su prodotti finanziari che commercializza, le commissioni sono pagate in maniera indiretta dal cliente. Si tratta di costi occulti che vanno a erodere i potenziali profitti finali dell’investitore.
Il consulente indipendente, al contrario, viene pagato direttamente dal risparmiatore e non applica alcun costo occulto. In questo senso, il tariffario del consulente finanziario indipendente può essere visto come una sorta di investimento piuttosto che un esborso monetario, evitando errori che potrebbero compromettere anni e anni di risparmio e pianificare in modo strategico il futuro finanziario dell’investitore. E noi di Nevist, lavorando senza alcun conflitto di interesse, siamo in grado di suggerire con la consulenza indipendente le migliori soluzioni per migliorare i tuoi rendimenti nel medio-lungo termine, riducendo i rischi legati ai prodotti finanziari inefficaci e comprimendo gli oneri.
Ma quanto guadagna un consulente finanziario indipendente? Bisogna sottolineare subito il fatto che la consulenza finanziaria indipendente comporta sicuramente un certo esborso; ma, considerando che la parcella viene pagata direttamente dal cliente e senza alcun costo occulto, si tratta di una delle soluzioni più vantaggiose – a differenza di altre realtà dove il costo della consulenza, ad esempio bancaria, è celato nelle commissioni applicate e nei prodotti finanziari che possono risultare oltretutto inefficaci. Noi offriamo trasparenza, una strategia chiara e personalizzata e assoluta indipendenza.
Consulenti finanziari indipendenti: parcella e tariffario esempio
Come suggerito dall’Associazione dei consulenti finanziari indipendenti (NAFOP), la remunerazione del professionista deriva dalla parcella pagata dal cliente. Secondo il Codice Etico, infatti, un consulente finanziario indipendente eroga servizi professionali alla clientela operando con totale integrità professionale, il quale richiede sincerità e onestà. Come già detto, il professionista può computare il costo secondo quattro differenti modalità.
Nel caso in cui si applichi la parcella fissa, il consulente indipendente può prevedere l’applicazione di una tariffa annua. In questo caso si tratta di una fee fissa per un servizio che può comprendere il planning finanziario e la gestione del portafoglio investimenti. Nel caso in cui un cliente richieda una consulenza occasionale, il consulente finanziario indipendente può applicare una parcella oraria.
In linea generale, il costo di una consulenza finanziaria indipendente si aggira attorno all’uno percento più IVA del patrimonio del risparmiatore che si rivolge a un professionista. In questo caso, si parla di capitali inferiori a un milione di euro. Se vuoi conoscere qual è la tariffa annua compresa di IVA per in base al tuo patrimonio non esitare a richiederci un preventivo personalizzato.
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