La definizione di private equity e funzionamento dei fondi spiegato bene
Nel mondo degli investimenti si sente spesso dire private equity, ma qual è il significato di questa categoria di investimenti finanziari? Tra le forme di investimento alternative e di maggiore interesse economico c’è il c.d. private equity, che indica una categoria di investimenti finanziari mediante la quale un investitore istituzionale finanzia una società target acquistando titoli azionari ed apportando nuovi capitali. Si tratta di un metodo di investimento abbastanza recente in cui i finanziamenti non creano alcun debito. Scopriamo in questa guida quali sono le caratteristiche, come funziona e quali sono i vantaggi dei fondi private equity.
Cos’è il private equity: significato e definizione
Il private equity è una forma di investimento in cui i capitali sono raccolti dagli investitori istituzionali al fine ultimo di acquisire capitale di società non quotate, la cui scelta è fatta sulla base di un iter volto a identificarne le potenzialità. Grazie ai fondi di private equity è possibile reperire il capitale necessario per finanziare la crescita di valore della società target, vuoi favorire la riorganizzazione della struttura aziendale e supportare l’espansione geografica e/o delle linee di prodotto, anche mediante l’acquisizione di altre società similari e operanti nello stesso comparto.
Una peculiarità distintiva del private equity è quella di operare con una prospettiva di medio lungo termine in modo tale da permettere alla società target di creare valore. La durata di un fondo di private equity è pari ad una decina di anni, di cui i primi cinque rappresentano il periodo di investimento mentre gli ultimi 5 anni rappresentano il periodo di disinvestimento, durante il quale le società acquisite vengono dismesse una volta che è stata raggiunta la crescita.
I fondi di Private equity investono in società con business consolidati e la creazione di valore avviene in un arco temporale di 5 anni: durante i cinque anni il management delle società lavora a stretto contatto con i fondi in modo tale da implementare le strategie contenute nel business plan. Grazie a fondi di private equity, le imprese di dimensioni minori hanno la possibilità di accedere a capitale esterni.
Solamente nel corso degli ultimi tre decenni abbiamo assistito alla crescita di importanza dei fondi di private equity, ma già agli inizi del XX secolo abbiamo assistito a interessanti iniziative: si pensi al colosso bancario J.P. Morgan che ha acquisito il produttore di acciaio, Carnegie Steel Corporation. Il colosso siderurgico è stato fuso con altre imprese del medesimo comparto, dando vita alla United States Steel, l’azienda con una capitalizzazione di mercato pari ad oltre un miliardo di $.
Nel corso degli anni Trenta del XX secolo è stato emanato il Glass Steagall Act, che ha posto fine alle sfarzose acquisizioni e solamente nel corso degli anni Settanta colossi tecnologici come Apple e Intel hanno acquisito le risorse necessarie per avviare l’espansione del proprio business nella Silicon Valley. Gli anni Ottanta sono stati gli anni d’oro del private equity in quanto molte aziende in difficoltà economica ricorrevano ai fondi per ricapitalizzarsi. Poco prima dello scoppio della crisi finanziaria del 2009 si è assistito ad un vero e proprio boom dei fondi di private equity e ciò ha coinciso con l’incremento esponenziale dell’indebitamento. Un’interessante ricerca condotta dall’Harvard University ha mostrato come le società che hanno ricorso ai fondi di private equity abbiano ottenuto performance migliori rispetto alle altre società.
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A chi si rivolgono i fondi di private equity
I fondi di private equity consentono di raccogliere capitali da investitori istituzionali (banche, fondi pensione, compagnie assicurative) per investirli in società target, ovvero in società non quotate che hanno un elevato potenziale di crescita. In genere, si tratta di start up e di Piccole e Medie Imprese in difficoltà. La finalità è quella di sostenere economicamente la crescita e lo sviluppo delle società nei periodi di incertezza e di problematicità per poi trarne guadagno attraverso la quotazione o la vendita dei titoli azionari ad un altro investitore. Le quote di capitale di rischio di una società vengono rilevate mediante l’acquisizione di azioni dai propri soci oppure mediante la sottoscrizione di titoli azionari di nuova emissione e mediante l’apporto di nuovi capitali all’interno della società non quotata.
Grazie a queste modalità di investimento si punta a rafforzare la struttura finanziaria della società target, a sostenere i piani di crescita e di sviluppo e a supportare lo sviluppo di nuove tecnologie o nuovi prodotti. Una particolare categoria del private equity è rappresentata dal venture capital, il cui obiettivo target di investimento sono le imprese in fase di start up, che necessitano di capitali per accelerare la crescita finanziaria. Per tutelare il proprio investimento, i fondi di private equity chiedono di sottoscrivere patti parasociali, i quali contengono numerose e vincolanti clausole contrattuali. Il fondo di private equity si propone come un partner “a termine”, la cui finalità è quella di realizzare un capital gain. Ci sono differenti tipologie di players mosse anche da altri obiettivi e diversi grandi colossi industriali investono risorse a sostegno di attività di investimento in start up per creare sinergie con le attività e per maturare opzioni reali sulle innovazioni.
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Private equity: come funziona
Una volta compreso il significato di private equity, è opportuno concentrarsi sul funzionamento: i fondi sono caratterizzati da operazioni di investimento in cui i privati valutano le opportunità e vanno ad acquisire le quote societarie in un intervallo di tempo fissato a 5 anni. Nella fase di disinvestimento, che dura 5 anni, vengono valorizzate tutte le società presenti nel portafoglio investimenti e si procede con la loro liquidazione. Chi gestisce i fondi individua le opportunità da finanziare tramite i capitali raccolti da parte degli investitori istituzionali, i quali possono essere compagnie assicurative, gruppi bancari e fondi pensione che assumono il rischio. La finalità è quella di entrare nel capitale dell’impresa target e di contribuire ad accrescere il valore, ottenendo un capital gain, una volta implementata una strategia di disinvestimento.
La forma di finanziamento di private equity più popolare è il Leveraged Buyouts, che prevede l’acquisizione di una società target con la finalità di migliorarne la salute per poi rivenderla ad un altro investitore. Tra le altre tipologie di investimento reperiamo il multi-manager investment, che si concentra sui fondi speculativi e sui fondi comuni di investimento e consente ai piccoli risparmiatori di finanziare fondi e massimizzare il rendimento.
I vantaggi dei fondi private equity
Una volta comprese le caratteristiche e le modalità di funzionamento dei fondi private equity, è necessario comprendere quali sono i vantaggi per le società e per le start up. Le società hanno la possibilità di accedere a liquidità quasi immediata senza passare per i meccanismi finanziari tradizionali. Si evitano gli elevati tassi di interesse tipici dei prestiti bancari e le obbligazioni legate alla quotazione sul mercato borsistico.
Alcune forme di private equity sono particolarmente adatte per tutte quelle imprese che si trovano nella fase iniziale. Un finanziamento alternativo di questo tipo può aiutare le società non quotate a crescere e ad implementare strategie di crescita. Trattandosi di una forma di finanziamento, il private equity presenta delle limitazioni e delle sfide: a differenza di quanto avviene nei mercati borsistici il prezzo dei titoli azionari di una società di private equity non è determinato dalle forze di mercato, ma dalle contrattazioni tra acquirenti e venditori, che determinano i diritti degli shareholders.
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Diversamente dai bond, il private equity consente di iniettare risorse nel capitale proprio dell’azienda, evitando liabilities. Come si può ben capire ciò consente alle imprese di accedere in modo sostenibile e agile al finanziamento, venendo a ridurre la dipendenza dai debiti di medio-lungo termine. Per maggiori informazioni sui fondi equity in Italia contattaci per ricevere una consulenza professionale del tutto indipendente. I nostri consulenti finanziari indipendenti sono a tua disposizione.