ETF S&P 500: cosa sono e migliori fondi

Guida completa all’indice ETF sullo S&P 500 in borsa italiana

Nel settore degli investimenti non è insolito sentire parlare di ETF S&P 500. Anzi, è vero il contrario. Perché tanto interesse? Noi anche li abbiamo spesso citati nei vari approfondimenti disponibili sul nostro canale Youtube. Ora, però, vogliamo offrirti un approfondimento completo su cosa sono gli ETF S&P 500, come funzionano e come investire, fino a concludere su alcune considerazioni in merito ai maggiori Exchange-Traded Funds legati allo S&P 500 quotati nella Borsa Italiana.

ETF su S&P 500: cosa sono?

Di Exchange-Traded Funds (ETF) abbiamo già avuto modo di parlare nell’approfondimento dedicato alla creazione di un portafoglio ETF. Per riassumere, si tratta di fondi di investimento (azioni, obbligazioni, asset vari, ecc…), quotati in borsa, la cui caratteristica principale è quella di replicare l’andamento di un dato indice o attività sottostanti (come nel caso del S&P 500). I vantaggi dell’investire in questi fondi sono diversi:

i bassi costi della loro gestione;
la flessibilità del loro acquisto o della loro vendita;
la diversificazione, che spiegheremo meglio proprio prendendo ad esempio gli ETF in S&P500;
la loro gestione passiva, legata al fatto di replicare semplicemente un dato titolo.

Chiarito, pur sommariamente, cosa sono gli ETF e cosa li rende una delle forme di investimento più diffuse, possiamo ora procedere a spiegare a cosa fa riferimento la sigla S&P500.

S&P è la sigla che sta per Standard & Poor’s, una tra le più note agenzie di rating americane a livello globale, titolare di uno degli indici azionari più importanti del mercato statunitense e mondiale. Il “500” che accompagna la sigla, invece, fa riferimento alle 500 aziende americane per capitalizzazione di mercato, un indice che serve per valutare il valore di mercato di un’impresa in base alla sua dimensione e alla percezione riguardo al suo potenziale di crescita e al livello di rischio associato. Vedremo a breve cosa determina l’importanza di questo indice. Adesso, ci interessa spiegare cosa sono gli ETF S&P 500.

Sulla base di quanto finora detto, se ne può dedurre che questi altro non sono che fondi di investimento che replicano l’andamento dell’indice S&P 500.

Abbiamo detto che questo è un indicatore importante per il mercato statunitense e allora viene spontaneo domandarsi: qual è il vantaggio di investire in un mercato estero e, soprattutto, perché in questo dato indice? Le ragioni che possono spingere un investitore verso un mercato estero possono essere diverse. Circa la scelta di un indice come S&P 500, invece, bisogna considerare alcune sue caratteristiche.

Rappresentando l’80% del patrimonio delle società statunitensi quotate in borsa, lo S&P 500 è considerato da molti analisti come uno dei migliori indicatori dell’andamento del mercato azionario nordamericano. Esso, infatti, include diverse aziende operanti in vari settori strategici come energia, tecnologia (ad esempio Apple, Google, Microsoft e Meta sono solo alcune delle grandi società che sono rappresentate in Borsa da S&P), sanità, finanza.

Il suo andamento, pertanto, è indicatore di stabilità o meno del mercato non solo statunitense.

Investire ETF o altri fondi a gestione passiva in questo indice significa ottenere un’esposizione diretta al mercato americano, col vantaggio di una riduzione dei costi di gestione legata proprio al loro carattere passivo che, abbiamo visto, è una delle caratteristiche principali degli Exchange-Traded Funds.

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Come funzionano gli ETF S&P 500

Entriamo più nel dettaglio e cerchiamo di capire come funzionano gli ETF S&P 500 e, di conseguenza, perché sono vantaggiosi per l’investitore. Per comprendere questo passaggio è opportuno ripartire dalla definizione che abbiamo dato dell’ETF, quale fondo di investimento a gestione passiva, che replica l’andamento di un dato indice (nel nostro caso lo S&P 500).

Cosa significa? Significa acquistare, con un ETF, una quota proporzionale di tutte le azioni che compongono l’indice di riferimento. In questo modo, se l’indice sale, salirà anche l’andamento dell’ETF; se scende, parimenti si verificherà lo stesso per il fondo investito. Ma come fa un ETF a riprodurre l’andamento dell’indice S&P 500? Per raggiungere tale scopo vengono di norma attuate alcune strategie:

la replica, che può essere di due tipologie: fisica, ossia con acquisto tramite ETF di tutte o la maggior parte delle azioni dell’indice; sintetica, che si avvale di alcuni specifici strumenti, garantendo una maggiore riduzione dei costi, ma comportando rischi maggiori;
la pesatura per capitalizzazione dell’indice: è la strategia maggiormente usata per gli ETF S&P 500, il cui rendimento complessivo viene influenzato dalle azioni delle aziende più grandi, le quali rappresentano la parte maggiore del fondo.
il Tracking error: questa espressione indica quelle differenze, minime, che si presentano discostano l’andamento dell’ETF da una replica quanto più fedele dell’andamento dell’indice.

Ovviamente, oltre al rendimento, ci sono molti altri fattori da considerare quando si investe in un ETF su S&P 500, quali dettagli relativi alla dimensione, ai costi, alla durata, all’uso dei profitti, al domicilio del fondo, al metodo di replica, distribuzione dei dividendi.

Questi possono essere reinvestiti (ETF ad accumulazione) o pagati regolarmente agli investitori (ETF a distribuzione), che in tal modo riescono a garantirsi una rendita periodica, anche se sono soggetti ad una tassazione, in Italia, pari al 26%. Nel primo caso, invece, la tassazione si applica non come rendita, ma al momento della vendita delle quote.

Affinché tutto ciò avvenga, il primo passo è acquistare gli ETF S&P 500. In che modo? A conclusione dell’articolo ti forniremo alcuni consigli utili su come investire questi fondi.

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Vantaggi e rischi degli ETF sull’S&P 500

Cosa rende vantaggioso o rischioso investire in ETF sullo S&P 500? Un investimento è un azzardo e può capitare che a periodi positivi possano seguire periodi di down o quelli che vengono definiti veri e propri shock finanziari.

Nel caso dello S&P 500, c’è da dire che la fiducia in questo indice deriva da una stabilità mantenuta nel corso del tempo grazie al consolidamento, a livello globale, dell’economia e del mercato americani. Stabilità che gli analisti proiettano anche al futuro, anche se si tratta di proiezioni e ipotesi che non tengono conto di alcuni fattori, il che rappresenta, come diremo a breve, un limite.

Procediamo con ordine e vediamo cosa rende vantaggioso un progetto di investimento in ETF S&P 500.

Vantaggi

Diversificazione: uno dei vantaggi degli ETF S&P 500 è quello di poter optare per un investimento diversificato, ossia scegliendo tra diversi settori, riducendo così il rischio associato a singoli titoli;
Bassi costi di gestione, con commissioni contenute in genere tra lo 0,03% e lo 0,15% annui;
Fluidità e liquidità: a differenza dei tradizionali titoli di azioni, gli ETF hanno il vantaggio di poter essere acquistati e venduti con maggiore facilità, potendosi avvalere anche di piattaforme di trading online e app di investimento;
Trasparenza e Controllo: la composizione e il prezzo degli ETF vengono aggiornati giornalmente, permettendo così all’investitore di essere sempre informato sul valore e le performance delle proprie quote.

Svantaggi

Come ogni forma di investimento, anche in questo caso i fattori di rischio non mancano. Nel nostro caso, il rischio maggiore è quello legato al fatto che gli ETF S&P 500 sono collegati esclusivamente al mercato statunitense. Ciò comporta:

una mancata diversificazione geografica, nel senso che, investendo solo in questo settore, si escludono altri mercati internazionali strategici per il futuro, come ad esempio quello indiano o cinese, in rapida ascesa, e di conseguenza ci si espone a:
un maggiore rischio di mercato. Sebbene oggi quello americano sia uno dei mercati economici e finanziari più solidi a livello globale, in caso di crisi l’ETF, replicando l’andamento di questo, subirebbe inevitabilmente delle perdite proporzionali;
Pesatura per capitalizzazione, di cui abbiamo già trattato, che si traduce di fatto in una settorializzazione, nel senso che, detenendo le grandi imprese un peso maggiore, l’ETF risente di più delle performance di queste.

Principali ETF S&P 500 quotati in Borsa Italiana

Gli ETF 500 sono quotati anche nella Borsa Italiana. Ecco un elenco di alcuni principali ETF quotati, selezionati tra quelli più noti per la loro affidabilità e costi di gestione competitivi.

iShares Core S&P 500 UCITS ETF: è l’ETF che ha registrato la performance migliore negli ultimi cinque anni con l’elevato rendimento a un anno del 33%. La sua notorietà è legata principalmente ai bassi costi di gestione, che annualmente ammontano intorno allo 0,07%. Inoltre, sfrutta il meccanismo del reinvestimento automatico dei dividendi e acquista le azioni dell’indice attraverso la strategia della replica fisica;
Vanguard S&P 500 UCITS ETF: è attualmente uno degli ETF più consigliati, grazie ai suoi costi di gestione contenuti (pari allo 0,07% annuo) e alla solidità della società consulente di investimenti Vanguard. Anche questa sfrutta il meccanismo della replica fisica, ma a differenza del precedente non reinveste i dividendi, bensì li distribuisce. Per questo è consigliato a chi desidera ottenere un flusso di reddito periodico.
SPDR S&P 500 UCITS ETF: gestito dalla State Street Global Advisors (SPDR), una divisione della State Street Corporation, il quarto gestore patrimoniale più grande al mondo, è uno degli ETF S&P 500 più longevi e consolidati;
Lyxor S&P 500 UCITS ETF – Acc: questo è un esempio di ETF a riproduzione sintetica. Ciò significa che utilizza contratti derivati (come lo SWAP) per riprodurre l’andamento dell’indice. Il costo annuo di gestione anche in questo caso è relativamente basso e pari allo 0,05%. Segue una politica sui dividendi per accumulazione, ossia reinvestendo nell’’ETF per aumentare il valore della quota.
Amundi S&P 500 UCITS ETF – EUR Hedged: caratteristica principale di questo ETF è di offrire una copertura dal rischio di cambio rispetto all’euro, proteggendo in tal modo l’investitore dalle fluttuazioni del tasso di cambio EUR/USD. Anche questo utilizza una replica di tipo sintetico e l’accumulazione dei dividendi. Questo tipo di ETF è consigliato soprattutto a chi vuole investire mantenendo un orizzonte temporale di lungo periodo ed è disposto ad esporsi ad un rischio di livello medio-alto.

Consigli per investire su ETF s&p 500

Prima di concludere questo approfondimento sugli ETF S&P 500, ecco alcuni consigli utili per investire in maniera sicura. Abbiamo avuto modo di ribadire nel corso dell’articolo come un portafoglio composto da ETF S&P 500 rappresenti un investimento sicuro, pur sottolineandone gli svantaggi, a partire da una mancata diversificazione geografica o dai fattori di rischio, che sono tuttavia una costante da considerare in ogni operazione del genere.

Inoltre, abbiamo visto anche che questa tipologia di ETF offre la possibilità di acquisire quote di vari settori, seppur penalizzati dalla pesatura per capitalizzazione.

Muoversi in questo campo richiede dunque una conoscenza approfondita di un mercato sì stabile ma anche complesso come quello statunitense. Certo, la possibilità di un’esposizione a questo può risultare, a lungo termine, vantaggiosa, specie in assenza di fenomeni di contrazione.

Il nostro consiglio, se stai pensando di ampliare il tuo portafoglio o iniziare a crearne uno che includa gli ETF S&P 500, è di rivolgerti ad un professionista.

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