Ecco il miglior portafoglio ETF consigliato
Sai cos’è e come costruire un portafoglio ETF bilanciato? Se sei una persona pratica in materia di investimenti, di certo ne avrai sentito parlare. Eppure, potresti non sapere bene come sfruttare al meglio tutte le potenzialità degli ETF (Exchange-Traded Funds). Se, invece, non hai praticità con questo tipo di argomento, continua a leggere il nostro approfondimento dedicato ai portafogli ETF e scopri tutto quello che c’è da sapere sul complesso mondo degli investimenti e sul miglior portafoglio ETF consigliato.
Chi è, oggi, l’investitore e quanto conviene investire? A differenza di quanto si possa credere, solo in Italia più del 70% delle persone ricorre a una forma di investimento. Le ragioni alla base di questa scelta possono essere molteplici, ma quello che conta è saper muoversi in questo mondo, valutare i fattori di rischio, conoscere il mercato e affidarsi a consulenti fidati. La formula ideale è quella di puntare a un portafoglio diversificato, ricavando un interesse composto da reinvestire nel tempo e di cui parleremo meglio in seguito.
Portafoglio ETF: cos’è e come funziona
ETF, interesse composto, portafoglio diversificato: tante espressioni che sottendono concetti e modi di agire che gravitano nell’orbita dell’investimento. Ognuno meriterebbe una trattazione a sé stante, ma cercheremo di fornire qui quante più informazioni utili, man mano che procediamo con la spiegazione su come si costruisce un portafoglio ETF.
Ma cos’è questo portafoglio ETF e come funziona?
Noi di Nevist, specialisti di investimenti ETF, non vediamo l’ora di condividere con te i segreti per investimenti di successo con un’analisi indipendente del tuo portafoglio. Ma prima, procediamo con ordine e, innanzitutto, chiariamo di cosa parliamo quando utilizziamo l’espressione portafoglio in ambito finanziario.
In senso generale, l’espressione fa riferimento a un contenitore per la raccolta di diversi strumenti. In ambito finanziario, il termine si riferisce nello specifico a un insieme di strumenti finanziari che includono al loro interno diversi asset, come obbligazioni, titoli azionari, in cui la persona che ne è titolare decide di investire.
Tra questi asset possiamo includere anche gli ETF. Gli Exchange Traded-Funds sono fondi di investimento, quotati in borsa, che replicano un dato indice e ne seguono l’andamento. Ciò significa che quando si investe negli ETF non si acquistano singole azioni o asset contenuti nell’indice sottostante, ma un paniere di titoli. Tutto questo si traduce in una serie di vantaggi, a partire:
- dalla loro gestione passiva, il che comporta e spiega:
- i bassi costi di commissione per la loro gestione;
- contenendo ogni ETF un paniere di titoli diversificati, si riducono i rischi connessi a una gestione attiva;
- sono facilmente vendibili e acquistabili in borsa.
Ovviamente, non mancano anche fattori di svantaggio derivanti dal fatto che, essendo una replica, seguono l’andamento (anche in negativo) di un dato indice. Tuttavia, la facilità e i bassi costi di gestione, nonché la diversificazione, li rendono una scelta consigliata a chi mira a programmare investimenti a lungo termine.
Chiarito, nella maniera più semplificata possibile, cos’è un portafoglio e cosa sono gli ETF, possiamo meglio comprendere cos’è un portafoglio ETF.
Il portafoglio non è che una raccolta di ETF diversificati e strutturati sulla base dell’obiettivo che si prefigge di raggiungere con l’investimento. Sono proprio gli obiettivi, come vedremo, il punto da cui partire per costruire un portafoglio ETF. Senza dubbio, i portafogli sono strumenti personalizzati sui quali si va a costruire una strategia mirata sulla base degli obiettivi da raggiungere.
Due fattori sono fondamentali per realizzare una crescita costante ed equilibrata dell’investimento: il tempo e la gestione del portafoglio.
Col primo intendiamo riferirci, nello specifico, al risultato finale. Nessun investimento, d’altronde, frutta nell’immediato. A maggior ragione, abbiamo già detto che chi investe negli ETF si pone solitamente obiettivi a lungo termine. Pensiamo, per esempio, a chi intende consolidare il proprio patrimonio, di cui vuole godersi i frutti una volta raggiunta la pensione. Ovviamente, tutto viene regolato e calcolato in vista della finalità dell’investimento.
Per quanto riguarda la gestione del portafoglio, questa richiede costanza, anche se non è necessaria la frequenza (anche se è consigliabile almeno una volta all’anno). Questo perché non basta inserire o acquistare diversi ETF e lasciare che essi crescano da soli nel tempo.
Potrebbe, infatti, essere necessario intervenire per ribilanciare il portafoglio al fine di ridurre il livello di rischio associato a crescite o perdite rilevanti di alcuni ETF rispetto ad altri.
I portafogli ETF non sono fissi o definitivi, ma si tratta di modelli gestibili in qualsiasi momento. Come abbiamo avuto occasione di osservare già, uno dei vantaggi degli ETF è la loro flessibilità, ossia il poter essere facilmente venduti e comprati in borsa.
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Come costruire un portafoglio ETF bilanciato
Quali sono gli step da seguire per costruire un portafoglio ETF bilanciato? E cosa significa ‘’bilanciato’’? Vuol dire costruire un portfolio in cui gli ETF acquistati garantiscano quanto più possibile stabilità e/o crescita, riducendo al contempo i rischi.
Tutto questo dipende dalla scelta degli ETF in cui investire. Abbiamo tralasciato di annotare che gli ETF sono di diverse tipologie: azionari, obbligazionari, settoriali, ecc.
La scelta delle tipologie sui quali conviene investire dipende principalmente da due elementi:
- l’obiettivo che si intende raggiungere (per esempio, il consolidamento della propria rendita patrimoniale);
- il limite temporale dell’investimento.
Considerando questi due elementi è possibile bilanciare il portafoglio, ossia selezionare le percentuali di ETF di diverse tipologie da combinare. A incidere, soprattutto, è il valore iniziale dell’investimento, ossia a quanto ammonta la cifra iniziale da investire e qual è l’obiettivo finale che si intende raggiungere.
In questi casi è consigliabile investire in quote maggiori di ETF azionari e combinarli con quote minori di ETF obbligazionari. La possibilità di diversificare gli ETF è senz’altro un vantaggio, ma bisogna poi saperli bilanciare per ridurre il rischio, come abbiamo visto nel paragrafo precedente.
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Il nostro portafoglio ETF consigliato
Qual è un modello di portafoglio consigliato? In base a quanto detto fino a qui, sarà comprensibile che non esiste un modello più valido di un altro. Abbiamo, infatti, visto che a influire è l’obiettivo e la durata dell’investimento e che quindi la costruzione di un portafoglio è sempre personalizzata sulla base di questi due elementi.
Il nostro consiglio è quello di valutare un investimento ad ampio raggio, ossia che non si limiti a specifici ETF ma contempli anche ETF su altri Asset Class, che non comprendono obbligazioni o azioni, ma investimenti in settori strategici, come quello energetico o legato all’oro oppure al settore immobiliare. Una simile strategia è quasi sempre consigliata al fine di contenere gli eventuali effetti dell’inflazione.
Una forma di tutela, quindi, dell’investimento e che, al contempo, garantisce completezza e stabilità al portafoglio. Fondamentale, lo ribadiamo, è assicurare la giusta diversificazione, che è l’elemento centrale su cui si regge qualsiasi forma di investimento in ETF.
Consigli per la gestione del tuo portafogli ETF
Gestire un portafoglio ETF non è un’operazione complessa, ma il consiglio che sentiamo di darti è affidarti a dei professionisti. Nello specifico, la migliore soluzione è affidare l’analisi del tuo portafoglio a degli analisti professionisti e indipendenti.
Si tratta di figure professionali ben distinte dai broker bancari. L’analista, infatti, interviene per valutare e consigliare le giuste strategie di intervento, analizzare i punti di forza o debolezza del portafoglio. Ciò significa che l’analista non gestisce direttamente l’investimento e non ricava alcun compenso da questo, ma si ‘’limita’’ a impostare in maniera corretta un portafoglio che aiuti gli investitori a prendere decisioni informate e strategiche per il futuro.
Noi di Nevist siamo una realtà che da anni opera nella consulenza indipendente e da sempre si fa garante di trasparenza e sicurezza. Specialisti del settore, siamo un team di esperti sempre aggiornato sui cambiamenti del mercato e in grado di offrire proposte aggiornate e in linea con i cambiamenti in atto.
Per richiedere una consulenza o un’analisi del tuo portafoglio, compila il form disponibile sul sito al seguente link https://www.nevist.it/contatti/ o invia una email all’indirizzo [email protected].