Ecco le differenze tra piano di accumulo e fondo pensione

Nel corso degli ultimi anni il piano di Accumulo è diventato uno strumento di gestione del risparmio sempre più prediletto dai risparmiatori italiani rispetto alla sottoscrizione di un fondo pensione. Entrambi gli strumenti consentono di accantonare somme di denaro una volta che si decide di uscire dal mercato occupazionale e permettono di realizzare sogni che nel corso dell’età lavorativa non si sono potuti realizzare. Tuttavia, scegliere un Pac o un fondo pensione non è la stessa cosa e per comprendere quale sia la migliore alternativa è bene conoscere le caratteristiche e i vantaggi di entrambe le soluzioni di risparmio. E noi consulenti finanziari indipendenti di Nevist abbiamo creato questa piccola guida per fare un po’ di chiarezza sul tema. Il Pac è l’alternativa migliore al fondo pensione? Scopriamolo insieme!

Fondo pensione o piano di accumulo? Facciamo chiarezza

Innanzitutto, il piano di accumulo non è una forma di previdenza complementare; per questo, può essere oggetto di sottoscrizione da parte di tutti quanti e non solo da parte dei lavoratori che provvedono a versare con regolarità i contributi obbligatori all’Inps. 

Il piano di accumulo permette a tutti gli investitori, compresi casalinghe, disoccupati e studenti, di investire piccole somme di denaro nel medio-lungo termine al fine ultimo di ottenere un interessante guadagno. Si tratta di una tipologia di strumento di gestione del risparmio che permette di incrementare gradualmente il capitale accumulato mediante il versamento di premi periodici. Poiché si adatta facilmente a diverse esigenze degli investitori, il pac è una delle più valide opportunità di investimento volte a garantire sicurezza economica futura.

Dunque, meglio pac o fondo pensione? Dipende dalle proprie esigenze di investimento, dalle proprie disponibilità economiche e dai rischi che si desidera assumere nel medio-lungo termini. Qui di seguito proviamo a chiarire un po’ di dubbi mettendo i due strumenti a confronto. Ma per conoscere il piano di risparmio ad hoc per le proprie esigenze la soluzione migliore è sempre quella di chiedere una consulenza finanziaria indipendente personalizzata

piano di accumulo o fondo pensione

Piano di accumulo e fondo pensione a confronto

Il funzionamento del piano di accumulo e del fondo pensione è assimilabile: entrambi gli strumenti di gestione del risparmio prevedono l’accantonamento delle somme mediante versamento dei premi, ma intercorrono determinate differenze in quanto ognuno ha proprie caratteristiche peculiari.

I fondi pensione sono destinati a essere sottoscritti dai lavoratori al fine ultimo di poter ottenere una pensione complementare rispetto a quella erogata dall’Inps. Il piano di accumulo,  invece, è una forma di gestione del risparmio estremamente flessibile e customizzabile in grado di adattarsi alle differenti esigenze della clientela. Non solo, ma dal punto di vista del trattamento fiscale tale forma pensionistica complementare è oggetto di deduzione dal reddito imponibile del sottoscrittore fino a un tetto massimo di 5.165 euro. 

Ma vediamo le principali differenze nel dettaglio.

Caratteristiche e differenze

Piani di accumulo e fondi pensione non sono la stessa cosa, ma intercorrono delle differenze che occorre conoscere prima di provvedere alla sottoscrizione di tali strumenti di gestione del risparmio. Entrambe le soluzioni consentono agli investitori di gestire in modo oculato i risparmi e di pianificare nel migliore dei modi il proprio futuro. Come detto, il pac è una forma di investimento più flessibile e utile per soddisfare differenti obiettivi nel medio/lungo termine, mentre il fondo pensione è finalizzato a creare una rendita integrativa rispetto all’assegno previdenziale INPS. 

Vantaggi e rendimenti

Chi aderisce a un fondo pensione ha la possibilità di fruire di interessanti vantaggi di natura fiscale: risulta deducibile dal reddito un ammontare annuo che corrisponde al tetto massimo di 5.165 euro. Grazie alla deduzione il carico fiscale scende e le tasse da versare all’Erario italiano risultano essere minori. I sottoscrittori di un fondo pensione hanno la possibilità di accedere a un regime di tassazione agevolata: l’aliquota da computare sull’ammontare versato al momento della liquidazione varia tra il 15% e il 9% a seconda della durata delle detenzione. 

Anche la sottoscrizione di un piano di accumulo comporta interessanti vantaggi da prendere in considerazione: si tratta di uno strumento flessibile che consente di predeterminare l’importo che si desidera versare. Questa soluzione di investimento è adatta ai risparmiatori che non hanno grandi disponibilità economiche e puntano a percepire entrate sicure e stabili. Questi asset consentono di eliminare la componente stagionale dell’investimento e di minimizzare il rischio correlato a una tempistica sbagliata. Investire in un piano di accumulo consente di spalmare l’investimento su durate più lunghe e di frazionare gli acquisti. Altro interessante vantaggio del piano di accumulo, infine, è quello di obbligare il risparmiatore all’accantonamento di un importo di denaro in modo regolare. 

Rischi e svantaggi

Uno dei principali svantaggi del piano di accumulo sta nel fatto che dopo un certo lasso temporale l’acquisto di nuove quote incide poco sulla media della quotazione. Nel caso di fase ribassista dopo un certo numero di intervalli di tempo la loss potrebbe essere davvero ingente. Durante la fase iniziale i costi di sottoscrizione potrebbero risultare molto sbilanciati e l’investitore si potrebbe trovare a dover esborsare una percentuale importante delle commissioni totali. 

Per quanto concerne gli svantaggi dei fondi pensione, invece, è necessario valutare con attenzione la possibilità di svincolarsi in maniera anticipata. Anche sul fronte degli oneri, se i costi sono presenti su ogni prodotto è necessario computare di quanto si riducono i guadagni. 

meglio pac o fondo pensione

Quando scegliere fondo pensione o piano di accumulo

Il confronto tra fondo pensione e piano di accumulo mette in evidenza quali sono le differenze significative che possono avere un impatto determinante sulle decisioni di investimento dei risparmiatori. Ma quando scegliere l’una o l’altra? Dipende da ciò che si cerca.

Ad esempio, se si cerca maggiore flessibilità, essa è più elevata nei piani di accumulo rispetto ai fondi pensione. Il risparmiatore ha infatti qui la possibilità di controllare direttamente le scelte di investimento e di adattare il portafoglio investimenti in base alle proprie esigenze finanziarie. Anche per quanto riguarda l’accesso al capitale accumulato è maggiormente consigliato il pac: l’investitore può infatti disinvestire in qualsiasi momento. Infine, anche dal punto di vista del trattamento fiscale, il pac comporta una tassazione ordinaria del 26% sulle plusvalenze, mentre il fondo pensione prevede una tassazione agevolata sulla rendita del 20%.

Ma quindi conviene aprire un pac piuttosto che un fondo pensione? Non è detto! Per scoprirlo, contattaci per un’analisi più dettagliata del tuo profilo.

Meglio Pac o fondo pensione? Chiedilo a noi!

Piano di accumulo e fondo pensione sono soluzioni di investimento differenti, ma possono essere complementari nel caso in cui un investitore abbia una buona disponibilità reddituale e patrimoniale. Optare per una delle due soluzioni di investimento, non è una scelta scontata in quanto entrambe presentano vantaggi e svantaggi che è necessario valutare con attenzione. 

La scelta di un risparmiatore dovrebbe tenere in considerazione la posizione lavorativa, l’orizzonte di tempo dell’investimento e la propensione a accumulare risparmio al fine ultimo di individuare la soluzione che soddisfa le proprie esigenze di investimento. Grazie a questi strumenti di gestione del risparmio è possibile creare un “cuscinetto” a cui poter attingere durante la vecchiaia e realizzare i sogni nel cassetto. 

Per avere maggiori informazioni sui pac o fondi pensione chiedici una consulenza finanziaria indipendente: noi di Nevist offriamo alla clientela servizi di consulenza finanziaria su misura, adattati alle esigenze specifiche di ogni investitore. La nostra missione è quella di creare valore duraturo per i clienti, aiutandoli a navigare nel complesso mondo della finanza e della previdenza complementare. 

Per maggiori informazioni, contattaci e saremo in grado di individuare la soluzione di investimento maggiormente adatta a soddisfare le tue esigenze finanziarie. Essendo consulenti finanziari indipendenti siamo retribuiti direttamente dal cliente tramite parcella come se fossimo avvocati, architetti, notai e ogni altro libero professionista. Per questo siamo consulenti super partes in grado di offrire un servizio del tutto oggettivo e trasparente, che consente di evitare conflitti di interesse. 

Scopri come distribuire i tuoi investimenti: affidati a un consulente finanziario Nevist.