Scopri se investire in Btp oggi conviene con questa guida
Investire in Btp è ancora conveniente? E quanto lo è? In questa guida vogliamo affrontare proprio questo tema, ossia analizzare i rischi e i vantaggi collegati ai Buoni del Tesoro Poliennali e valutare se c’è o meno convenienza nell’investire in questi.
Si tratta di un argomento sempre molto poco dibattuto, sebbene di BTP se ne sente parlare spesso. Quindi, questa guida ci offre l’occasione per affrontare il tema in senso più ampio, spiegando cosa sia un Titolo di Stato e perché si investe in esso, per ragionare poi su costi, sui rischi e fornirti alcuni consigli utili su dove e come investire. Chi conosce e si intende di temi finanziari sicuramente saprà di cosa stiamo parlando, ma c’è anche chi, pur investendo, non ha ancora preso in considerazione questo settore e i vantaggi che potrebbe procurare in termini di rendimento.
Cosa sono e perché conviene investire in Btp oggi
Nessun approfondimento può prescindere da una definizione dell’oggetto in esso trattato. Dunque, è opportuno chiarire sin da subito cosa sono i BTP. Come sappiamo, lo Stato italiano, purtroppo, è gravato da un oneroso debito pubblico (vicino alla soglia dei 3mila miliardi di euro attualmente). Questo è composto dalla somma totale rappresentata da obbligazioni finanziarie accumulate dal governo verso creditori nazionali e internazionali.
Trattandosi di un debito, lo Stato deve assolvere al suo risanamento. Il mancato pagamento, potrebbe implicare, nel tempo, l’avvio nei confronti del Paese insolvente di una procedura di default, ossia di fallimento, con pesanti conseguenze a livello economico e sociale.
Sebbene la percezione generale sia che lo Stato italiano sia costantemente prossimo al fallimento, ti stupirà sapere che non è così. Anzi, l’Italia è tra i Paesi che maggiormente assolvono al pagamento dei propri debiti, come ti raccontiamo in questo video disponibile sul nostro canale Youtube.
Tralasciando cosa avviene quando uno Stato si trova in una condizione di default sovrano, cerchiamo di capire quali sono i mezzi che esso mette in atto per trovare i fondi necessari a finanziare il debito pubblico. Uno di questi è proprio l’emissione di Btp e il loro acquisto da parte degli investitori.
L’acquisto (a un valore nominale, che può essere inferiore o superiore in base alla domanda di mercato e alle condizioni economiche) in questo caso avviene attraverso aste pubbliche gestite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) oppure sul mercato secondario, anche se con una variazione del prezzo e minore stabilità.
La domanda che di certo ti starai ponendo è perché un investitore dovrebbe investire in BTP. Per una serie di vantaggi, in realtà, di cui parleremo a breve.
Nel complesso, possiamo paragonare l’emissione di BTP ad un prestito, dove c’è un investitore che, simile ad un creditore, presta denaro ad un debitore (in questo caso lo Stato) che si impegna:
- a versare ai creditori interessi fissi periodici (semestrali) chiamati cedole, che rappresentano ciò che l’investitore ricava in termini di denaro dal prestito fatto nei confronti dello Stato;
- a restituire alla scadenza (che può variare dai 3 ai 50 anni) l’importo versato inizialmente.
Esistono fattori di rischio o che, in generale, rendono un investimento in BTP svantaggioso? Ovviamente sì, ma cerchiamo di vedere ora come investire in buoni del tesoro garantendo sicurezza ai rendimenti.
Vuoi sapere se per il tuo portafoglio conviene investire in Btp oggi? Siamo pronti ad analizzare la tua situazione. Richiedi con noi la tua prima consulenza finanziaria indipendente!
Come investire in Btp oggi per rendimenti sicuri
Riprendiamo la domanda che abbiamo posta a titolo di questo approfondimento. Conviene investire in BTP oggi? Per rispondere, bisogna osservare il contesto relativo ai tassi di interesse. Per chi investe in questo strumento, elevati tassi di interesse si traducono, come abbiamo visto, in un maggior guadagno.
Tuttavia, i BTP seguono la logica di fondo di ogni investimento e come tale, oltre il vantaggio bisogna saper valutare ed affrontare anche i rischi. La possibilità di bilanciare rendimento e rischio c’è. O meglio, è possibile massimizzare il primo e ridurre il secondo .
Bisogna premettere che non esiste una soluzione unica e valida, differenziandosi ogni investimento sulla base degli obiettivi che ciascun investitore si prefigge.
Esistono però delle strategie che è possibile seguire e degli elementi di cui bisogna tener conto.
Innanzitutto, chi investe deve tener in ogni caso conto del proprio profilo di rischio. Sulla base di questo può scegliere scadenze e tipologie di BTP adatte.
Abbiamo detto che una delle caratteristiche dei BTP è la scadenza a lungo termine. Ciò consente di poter optare tra:
- BTP a breve termine (3-5 anni)
- BTP a lunga scadenza (10-30)
Cosa cambia? Senza dubbio, il rendimento, ma anche la percentuale di rischio legata alla sensibile variabilità dei tassi di interesse. Nello specifico, optando per BTP a breve scadenza, si deve tener conto del fatto che a fronte di una limitazione dell’impatto della volatilità dei tassi d’interesse, corrisponde anche un minor rendimento rispetto ai BTP a lunga scadenza, anche se più prevedibili.
Nel secondo caso, invece, si verifica la situazione opposta, ossia maggiori rendimenti, ma anche maggiore sensibilità alla variazione dei tassi di interesse.
Per quanto riguarda le strategie da adottare, un buon suggerimento è diversificare il proprio portafoglio, non concentrando tutto il capitale da investire in un solo BTP, ma integrare con altri strumenti per una protezione maggiore contro l’aumento dei prezzi.
Tra questi strumenti, possiamo segnalare i BTP Italia, indicizzati all’inflazione, o i BTP Futura, che garantiscono cedole crescenti nel tempo e per questo consigliate soprattutto ai piccoli risparmiatori.
Per quanto riguarda il mercato su cui acquistare, invece, è più conveniente il primario o il secondario? Della differenza tra i due abbiamo già accennato e per quanto ci riguarda, il suggerimento è puntare al primario (in questo caso alle aste) per comprare titoli al valore nominale, senza pagare eventuali premi richiesti sul mercato secondario.
Quest’ultimo, tuttavia, potrebbe permettere di acquistare BTP a prezzi scontati.
Capitale minimo per investire oggi in Btp
Affrontiamo ora un argomento che potrebbe interessare molto a chi sta valutando l’ipotesi di investire in BTP. D’altronde investire significa mettere a disposizione un capitale minimo che, nel caso in questione, a quanto ammonta?
Iniziamo col dire che ad influire sono tanto il valore nominale del titolo quanto il canale di acquisto, di cui parleremo meglio in seguito. Di base, però, il capitale minimo richiesto è di 1000 euro o suoi multipli. Una cifra non esorbitante, quindi, che permette di investire anche a chi non dispone di grandi risorse. Se si acquista su un mercato secondario, il prezzo può essere inferiore o di poco superiore.
Bisogna poi considerare altri fattori:
- commissioni, a seconda del canale utilizzato per l’acquisto;
- diversificazione e riduzione del rischio, mediante l’acquisto di titoli con diverse scadenze o l’investimento in altro strumenti quali ETF o obbligazioni.
Rischi e vantaggi nell’investire in Btp oggi
Abbiamo finalmente tutti gli elementi utili per analizzare quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’investire in BTP oggi. Di alcuni vantaggi abbiamo avuto modo di parlare nel corso del nostro approfondimento. Essendo garantiti ed emessi dallo Stato, i BTP rappresentano un investimento sicuro e stabile, grazie al basso rischio di insolvenza.
Come abbiamo visto, la loro caratteristica è quella di offrire entrate sicure, grazie al pagamento di cedole periodiche, le quali, tra l’altro, sono oggi molto più competitive rispetto al passato, per via del recente aumento dei tassi di interesse da parte della BCE.
Nel corso dell’articolo, inoltre, ci siamo molto soffermati sull’importanza della diversificazione, nel senso di:
- non investire in un unico titolo, ma integrarlo con altri e/o altre tipologie di BTP;
- integrare il proprio portafoglio bilanciato con i Buoni del Tesoro, utile per ridurre l’esposizione a strumenti più volatili come le azioni.
Nel primo caso, uno strumento utile è il BTP Italia, in quanto indicizzato all’inflazione, che rappresenta una forma di protezione del potere di acquisto in periodi di aumento dei prezzi.
Questo perché, per i BTP tradizionali, un’inflazione elevata riduce il potere d’acquisto delle cedole e del capitale rimborsato alla scadenza.
Come accennato, sebbene rappresentino un investimento abbastanza sicuro, il fattore rischio non è da trascurare. Uno degli elementi da tenere bene sotto controllo è rappresentato dai tassi di interesse, il cui aumento ha come diretta conseguenza una diminuzione del valore dei BTP esistenti sul mercato secondario, con perdite per chi decide di vendere prima della scadenza. Bisogna ricordare, a tal proposito, che i BTP sono un ottimo investimento per chi si propone obiettivi a lungo termine e vuole accumulare rendimenti più proficui da riscuotere poi alla scadenza.
Ecco dove conviene investire in Btp oggi
Investire in BTP oggi è conveniente per chi mira a rendimenti prevedibili e a basso rischio, ma bisogna prestare accortezze nella scelta sulla base degli obiettivi finanziari e delle proprie esigenze.
Dalla scelta della scadenza può dipendere una maggiore liquidità ma un minore rendimento o un’esposizione ai rischi legati alle variazioni di mercato e all’inflazione.
Parimenti, bisogna sempre considerare la situazione attuale del mercato, di cui un chiaro indice è rappresentato dai tassi della BCE e dallo spread BTP-Bund che, in casi di rialzo, rendono i Buoni del Tesoro acquistabili a prezzi vantaggiosi.
Un insieme di situazioni che solo un esperto conosce e sa valutare. I nostri esperti indipendenti possono aiutarti a studiare un portafoglio bilanciato in linea con le tendenze di mercato e le soluzioni migliori a garantire un rendimento stabile ed esposto al minor rischio.
Da sempre ciò che ci contraddistingue è la trasparenza e l’assoluta imparzialità nei processi di consulenza e studio dei portafogli dei nostri clienti.
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